Per monti e valli con le migliori vedute

Nicola, hai corso l’Engadin ULTRA Trail in 13:47:23, ovvero 101,9 chilometri e 5.677 metri di dislivello sui sentieri panoramici dell’Engadina. Cosa ti passa per la testa durante una corsa di questo tipo?  
Molte cose! La maggior parte positive, ma ci sono anche momenti in cui ci si chiede cosa diavolo si stia facendo, soprattutto quando la salita non accenna a finire.  
 
Come ti prepari per una corsa?
Oltre all’allenamento fisico, trascorro diverse ore a memorizzare il percorso e a pianificare quante gelatine e barrette energetiche devo portare con me. Poco prima della corsa controllo le previsioni del tempo e decido cosa indossare. 

Qual è per te il fascino del trail running?
La natura e l’ambiente: correre di notte, nella neve o in una giornata di caldo torrido è sempre una sfida con se stessi. Sai che non puoi bluffare e che nessuno può aiutarti a raggiungere il traguardo!

Qual è il carico di lavoro durante l’allenamento?
Di solito durante la settimana faccio due sessioni di allenamento di alta qualità, come ripetute o corse a intervalli, e due o tre allenamenti di recupero o fitness. Poi, nel fine settimana, è in programma un percorso lungo da 4 a 6 ore. Certo, non è molto rispetto ai professionisti, ma è sufficiente per divertirsi e partecipare a gare di un certo livello.

Quanti chilometri percorri di corsa ogni anno?
L’orologio Garmin indica più di 3.000 km, a cui aggiungere qualche centinaio con gli sci da fondo.

Come si fa a superare le proprie debolezze?
Ho la fortuna di essere mentalmente molto forte. Sono noto per essere sempre molto motivato dentro di me, nonostante i morsi della fame e i crampi.  

Come riesci a conciliare l’allenamento con il tuo lavoro di direttore di filiale?
Questo è il bello del trail running e del mio lavoro in NeoVac: si può correre ovunque e a volte correndo nascono buone idee per il lavoro.

L’anno scorso, ad esempio, ero a Oberriet per un corso. La sera ho salutato e ho detto che sarei andato di corsa ad Appenzello prima di cena. Nessuno mi ha creduto finché non ho inviato le foto alle mie colleghe e ai miei colleghi ... 

«Sai che non puoi bluffare 
e che nessuno può aiutarti 
a raggiungere il traguardo!»

Riesci a trascorrere una vacanza di relax o hai la sensazione di dover iniziare a correre immediatamente?
Nella nostra ultima vacanza siamo stati in Sicilia e la prima cosa che ho detto quando sono sceso dall’aereo è stata: «Fantastico, il vulcano Etna! Mi piacerebbe andare fin sulla cima del cratere. Chissà da dove si sale e quanto tempo mi ci vorrà?»

Quali altre mete ti attirano?Due luoghi apparentemente del tutto diversi. Mi piacerebbe correre nelle Alpi vallesane sul Monte Rosa fino alla Capanna Margherita. Prima o poi sicuramente lo farò. 
Anche la «Marathon des Sables» mi attira: è una ultramaratona che si snoda per 230 chilometri attraverso il deserto del Marocco. Ma probabilmente non la farò mai. Ho semplicemente troppa paura dei serpenti per poterla fare!

Hai mai vissuto una situazione critica?
Nel 2019, durante il percorso panoramico di 117 km in Ticino, mi sono trovato nel bel mezzo di un violento temporale sulle montagne sopra Lugano. La gara è stata interrotta e i fulmini illuminavano il percorso. I 5 chilometri fino al rifugio sono stati i più veloci della mia vita ...

Quali sono i tuoi obiettivi per il 2023?
Spero di correre la «Ultra-Trail du Mont-Blanc» a fine agosto e al massimo di confermare le buone prestazioni del 2022 con qualche altra gara.

Auguriamo a Nicola ogni successo per le sue future gare!